skip to main content

Risolvere il problema della malnutrizione in India con l’olio 

In un paese nel quale è concentrato il 25% della popolazione malnutrita di tutto il mondo, l’introduzione di un olio da cucina ricco di vitamine ha un impatto positivo. 

January 01, 2015

Sebbene l’India sia un produttore autosufficiente dal punto di vista alimentare, il paese ospita un quarto della popolazione mondiale bisognosa di cibo e si stima che il 40% dei bambini indiani sia malnutrito. La predominanza di bambini sottopeso in India è tra le più elevate al mondo e riguarda quasi un terzo del totale mondiale di giovani che soffrono di ritardi della crescita.

Tuttavia, nel contempo l’India ha visto uno sviluppo economico senza precedenti, con redditi elevati che hanno favorito la nascita di una nuova classe media. Questa nuova base clienti non è solo dotata di un maggiore potere di acquisto, ma anche di un più elevato livello di consapevolezza della salute.

Nell’arco di 27 anni, Cargill India ha sviluppato una profonda conoscenza istintiva delle evoluzioni del mercato indiano. In principio, le attività commerciali impiegavano un pugno di dipendenti che lavoravano fuori di un edificio. La rete di oggi conta più di 2.000 dipendenti.

Sapendo che l’olio da cucina è un alimento base in più del 99% di case indiane, a prescindere dal reddito (il consumo annuo pro capite è pari a 15.4 litri o 14 chilogrammi), Cargill prende la decisione di inserire nel prodotto vitamine essenziali, come soluzione alla malnutrizione. Ricerche avevano dimostrato che gli oli rinforzati erano economicamente più vantaggiosi rispetto alle pillole: gli oli non sono solo più facili da distribuire a un’ampia popolazione, ma anche maggiormente integrati nello stile di vita quotidiano dei consumatori.

Nel 2008, l’azienda concentra i propri sforzi nel rafforzare non uno, ma ben tre dei propri marchi di olio alimentare: Nature Fresh™ e Gemini®. Prezzo e qualità sono parametri chiave per i clienti indiani, quindi il team sceglie di assorbire i costi di rafforzamento, in modo da poter offrire i nuovi prodotti migliorati a una popolazione più ampia.

Questo progetto dà a Cargill un nuovo vantaggio competitivo nel mercato indiano e nel contempo aiuta a fornire vitamine essenziali (A ed D) a più di 30 milioni di persone sparse nella nazione, assistendo così lo stato nella lotta alla malnutrizione. Questo impegno è solo un elemento di Nourishing India, un’iniziativa di larga scala su più fronti che punta a risolvere il problema della sicurezza alimentare nel paese, in particolare affrontando problematiche di carenze micronutritive, distribuzione e consegna.

Oggi, Cargill rafforza con vitamine essenziali tutti i suoi marchi di olio destinati alla vendita al dettaglio: vitamina A per migliorare la vista e vitamina D che aiuta le ossa ad assorbire più calcio per diventare più forti.

Col tempo, questa innovazione spinge anche i marchi concorrenti a rafforzare i propri oli, un cambiamento che Cargill accoglie con piacere. Conscio del fatto che questa scelta aiuterà un maggior numero di indiani a riprendersi dalla mancanza cronica di vitamine, il presidente di Cargill India, Siraj Chaudhry, dichiara: “Si tratta di un vantaggio competitivo che siamo stati felici di perdere.”